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Pierpaolo Giannini Le ceramiche artistiche, poetiche e coordinate Le ceramiche Raku e la tecnica Informazioni  
Luoghi


La Valmarecchia e il Montefeltro ospitano la Bottega d'arte ceramica di Pierpaolo Giannini.
Una valle, lungo il torrente Marecchia, chiamato nell'Antica Roma piccolo mare, densa dei profumi della natura dove domina la bellezza del paesaggio da qualsivoglia parte lo si guardi. Acque e sassi cantati dai poeti, a cominciare da Dante, per giungere a Cardarelli, Pascoli, all'americano Pound, al romagnolissimo Tonino Guerra.
Un territorio, il Montefeltro che qui ha il suo cuore, la sua capitale San Leo da cui prende il nome, chiamandosi anticamente Mons Feretrius.
Pochi chilometri dalla Bottega Giannini alla città di San Leo, capitale del Regno d'Italia nel 961 con Berengario II imperatore, amata da Dante e da San Francesco che qui ricevette in dono la Verna, carica di vestigia e di luoghi in cui la storia ha lasciato splendidi segni, come la possente Rocca, dove fu imprigionato morì il Conte Giuseppe Balsamo, più noto come Cagliostro; la Pieve e il Duomo espressione del romanico più puro; i palazzi signorili dei Medici, dei Della Rovere, che dominarono queste antichissime terre, contese nei secoli precedenti dai Malatesta e dai Montefeltro.
La stessa Pietracuta, antica Pietragudola, a due passi dalla Bottega, regala architetture degne di uno sguardo, con il Convento Domenicano dalle linee rinascimentali, la Rocca e il Castello di cui si conservano tratti di mura, due torrioncini decapitati e l'arco di ingresso. E poi c'è l'incontro con l'arte contadina raccolta in un museo, da un privato pieno di attenzione per ciò che è andato velocemente scomparendo e che è appartenuto alla sua infanzia.
Sempre seguendo la strada Marecchiese in poco tempo si raggiungono mete turistiche e culturali d'eccellenza e non ultima la Repubblica di San Marino.
Terre di misteri e di scoperte. Montebello con il Castello in cui si narra la leggenda di Azzurrina, la piccola figlia dei signori che scomparve in una notte di battaglia e di cui ancora oggi, a distanza di secoli, si avverte il pianto. Torriana, dal paesaggio mozzafiato e l'albero dell'acqua, la fontana ideata da Guerra. Saiano, l'affascinante sperone sull'acqua con il Santuario meta di pellegrinaggi e la Torre bizantina. Salendo verso Novafeltria, si incontra Talamello, con le fosse di tufo dove il formaggio diventa ambra, Santa Maria d'Antico con la Pieve che custodisce una splendida maiolica di Luca della Robbia. E proseguendo si giunge a Pennabilli, scrigno di memoria, dal centro storico incantevole e dal prezioso sguardo che ogni anno in estate viene dedicato all'antiquariato.
I percorsi da intraprendere nella zona sono infiniti, a scelta per gli amanti della natura, verso laghi, parchi, montagne, per gli amanti di arte antica, con monumenti, musei, architetture, e per chi non trascura i sapori di una cucina che qui da il meglio di sé con prodotti tipici e specialità.
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